Un bis concesso

  • In
  • 24/07/2015
  • Antonio Corte
img

Dopo l'esperienza fatta da Paolo Carli nell'effettuare un percorso over 200 e riportato tutto nella pagina "la bicicletta per tutti" subito è arrivata la richiesta da un altro socio del Bike for Fun.

Un giro sulla mappa molto bello, siamo in tre, la partenza giovedì 23 luglio all'alba ore 5.30, ad est il sole come una palla di fuoco lo si poteva ancora vedere per qualche minuto, dopo poco già accecava gli occhi, la temperatura ci lasciava ancora pedalare sebbene in campagna il termometro segnava 25°. Dimenticavo, uno dei due compagni a voler provare pedalare per oltre 200 chilometri circa un anno fa mi disse "a si mati a pedaeare par dosento chiometri", indovinate chi può essere. Siamo arrivati a Bassano che la città si stava svegliando, il traffico iniziava a farsi sentire ma per fortuna la vecchia Valsugana da sempre modo a noi ciclisti di pedalare con una certa tranquillità sebbene il vento contrario che normalmente gravità in quella strada al mattino fosse veramente sostenuto. Passato il ponte di legno di Cismon del Grappa e rifocillati con un panino alla fontana del paese siamo ripartiti andando in direzione Incino, Rocca dove la sosta al ponte sospeso di legno è stata obbligatoria poi direzione Arsiè, Fastro e una volta arrivati a Primolano si va giù per iniziare a pedalare nella ciclabile del Brenta. Tutta pianura dove boschetti e zone al sole si intervallano fino ad arrivare ai due laghi, Levico e Caldonazzo e da li l'inizio di una salita che avevo sempre sentito parlare ma mai pedalato, il "Menador" o meglio la SP 133 del Monte Rovere. I due baldi atleti iniziano a pedalare con impegno e già vedo che cominciano a staccarmi mentre io, visto i panorami offerti da quella strada, continuo a fermarmi per fissare le immagini sul telefonino, ritrovo i fuggitivi nella zona panoramica, che avendo saputo l'esistenza di una postazione così bella evitavo così tante fermate. Dopo le foto di noi tre scattate da due "Germanici" ripartiamo per portare a termine questa salita che dalla partenza misura circa otto chilometri e ti fa salire di 800 m. fino ad arrivare a 1200 msl.

Passo Vezzena è li vicino e poi giù al Termine per la solita arrabbiata ma questa volta era pure "incazzata", per fortuna nostra la buona birra ha rinfrescato per bene le gole secche e irritate dal peperoncino. Secondo indizio, i due partner che mi hanno accompagnato usano spesso la cravatta e badano molto al look, nella vita giornaliera ma anche in sella ad una bicicletta, vediamo se avete indovinato senza vedere le foto. Direzione Asiago, le prime gocce di pioggia sulla pelle ci hanno fatto scendere veloci ma molto veloci così abbiamo evitato un temporale che già un'ora prima iniziava a farsi sentire, guardando verso valle si vedeva il cielo chiaro e in effetti già ad Asiago abbiamo potuto fermarci senza preoccuparci del meteo per un break gelato, fantastico, energia pronto uso, quella giusta che serve per fare un buon ritorno a casa passando per Lusiana dove la calura padana si sentiva già dalla piazza del paese. Siamo arrivati a casa dopo circa 210 km. e 2100 m. di dislivello anche questa volta senza alcun problema, solo per me un po di fatica in più rispetto la scorsa settimana forse causata dal gran caldo che abbiamo accumulato nella pianura per arrivare sotto la salita mentre i due accompagnatori all'arrivo mi sembravano ancora belli pimpanti, probabilmente la gioia per la buona prestazione di giornata ha scatenato in loro un briciolo di adrenalina che ha servito a placare la stanchezza del momento. Se non avete ancora indovinato dalla galleria potete vedere chi erano i due cavalieri della gita raccontata.

    

Inserito da in data
Brano Toni a far da capogruppo a Paolo e Paolo.Il modo giusto per assoporare la bici, le lunghe distanze e il vero piacere di pedalare.
Purtroppo la parte negativa è che non sempre si ha il tempo di farlo e allora si tende a correre per arrivare casa prima.
Però per quelle volte bisogna assaporarlo tutto il piacere di andare e scoprire.
Inserito da in data
Il tutto incomincia quasi per gioco. Si fissa un'appuntamento, si programma un giro e ci si trova per pedalare insieme.
Metro dopo metro si apprezza un modo diverso di percorrere la strada insieme. Poi il paesaggio cambia è minuto dopo minuto l'orizzonte si trasforma, si sveglia ai tuoi occhi. Apprezzi il paesaggio, apprezzi il pedalare insieme, apprezzi l'amicizia e il condividere insieme delle esperienze. Così la fatica si trasforma in piacere e ...il piacere diventa divertimento e...il divertimento diventa gioia. Tutto diventa un'esperienza piacevole. Grazie a tutti perché anche questo vuol dire pedalare e stare insieme, distogliere la mente dai pensieri quotidiani, dalla quotidianità. Ci si rigenera e si è pronti ad affrontare la quotidianità con una maggiore forza, con uno spirito nuovo. Questo è pedalare.
Inserito da in data
TROPPO BELLO, TANTA SODDISFAZIONE, COMPAGNI DI VIAGGIO MERAVIGLIOSI, PAESAGGI INCANTEVOLI, ESPERIENZA DA RIPETERE!!!
GRAZZZZZZIEEEE!!!!!!!!!!!!
Inserito da admin in data
La bicicletta fatta a nostra immagine, quello che tu gli dai lei te lo restituisce pari pari. Se la porti in maniera tesa, nervosa sempre al limite lei ti ritorna tensione, stress e carica adrenalinica, se gli dai tranquillità, libertà e leggerezza lei ti da quiete, relax e spensieratezza.
Devi essere registrato per lasciare una risposta. Accesso »