La bicicletta per tutti

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  • 16/07/2015
  • Antonio Corte
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La cosa è certa e certificata,

è sempre stata una mia considerazione che però non non  mai potuto veramente appurare con certezza quella che chiunque abbia un minimo di allenamento. la voglia di stare in sella più ore senza l'ansia di prestazione, del tempo che scorre o della velocità da raggiungere per determinare una ipotetica media potesse fare dei percorsi impegnativi sotto il profilo chilometrico e altimetrico. Ebbene si, con la complicità del buon Paolo che mi ha proposto di fare un giro stile randonnèe abbiamo organizzato una corsa che va ben oltre ad una rando normale visto l'altimetria raggiunta. Alla fine i chilometri saranno 210 e l'altimetria raggiunta quasi 2900 m. restando abbondantemente sotto le canoniche 13 ore messe a disposizione dall'Audax. La partenza alla buonora, 5.30 l'appuntamento, luce perfetta e caldo non ancora insopportabile, la direzione è quella che ci porterà a pedalare sempre in quota questo per evitare la calura della pianura che sicuramente ritroveremo nel ritorno. Primo paese Schio per poi arrivare a Piovene Rocchette, Arsiero e Posina e qui prima tappa, panino il pieno di acqua e foto. Si riparte per salire verso il passo della Borcola e qui Paolo ha voluto testare la gamba e a suo dire vendicarsi della magra figura fatta lo scorso anno quando ha dovuto abdicare su quel bel tornante 9 con pendenza 16%, siamo arrivati in cima, Paolo prima di me e sotto alla tabella che segnava il passo stava ad aspettarmi pronto per la foto, fresco e contento, una salita fatta senza difficoltà alcuna, bella, con un'ottima temperatura. Giù in discesa, strada molto bella dove si potrebbe arrivare a toccare buone velocità ma oggi si viaggia con un'altro spirito. Scesi iniziamo a passare tutte le frazioni di Terragnolo per poi risalire verso Serrada dove il sole limpido iniziava a farsi sentire sulla pelle, si scende e risale di continuo, Folgaria, passo Sommo, Carbonare, Lavarone, passo Vezzena, la decisione di fermarsi al Termine per fare la pausa è stata azzeccata, penne all'arrabbiata e una buona birra Cimbra con una fresca brezza che in mezz'ora ci ha asciugati e asciugato le maglie stese al sole. Asiago arriva veloce, il centro era un deserto, turismo azzerato poi sul sali scendi per arrivare a Lusiana qualche test di prestazione sapendo che la salita era praticamente finita. A Lusiana la pausa alla fontana era obbligatoria anche per rifornirci di sali ed energetici, a metà discesa si iniziava già a capire cosa ci aspettava una volta arrivati giù, un caldo afoso che non ti faceva respirare. Dopo un controllo al contachilometri abbiamo deciso di allungare un po la strada per arrivare a casa superando la soglia dei 200 km..

Paolo è arrivato molto meglio di quello che pensavo ha sempre tenuto bene la strada e forse avendo forzato al mattino nelle salite e secondo me anche a causa della scarsa idratazione ha pagato un po pegno nel caldo finale, la tendenza di chi si avvicina alle lunghe distanze è anche quella di non abbeverarsi a sufficienza sopratutto con giornate assolate e calde.

Se l'appetito vien mangiando sono convinto che presto ci si ritrova di nuovo per una nuova escursione magari allungando anche il tracciato e non sia mai detto che qualcun'altro del Bike for Fun voglia aggregarsi per provare cosa vuol dire stare in sella e pedalare lasciando a casa la parola "tempo".  

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bravissimo Antonio, sono d' accordo, la soddisfazione che ti porti a casa dopo un giro lungo ti da una carica a pieno che dura molti giorni e bravissimo anche Paolo che ha provato l' emozione di superare i 200 km
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Temevo il tornante 8 perché dal 7 si sale al 16.6%, visto salendo, anno scorso il piede è sceso questa volta era una sfida con me se stesso e non ho mollato. Poi da Terragnolo per Scottini sono a Serrada è tutta sole e anno passato fatta dopo le 11,30 un calvario, azzeccata ora ns tra le 9,30 e 10,00. Poi il resto molto piacevole. Sicuramente non si ha mai finito d'imparare. E quando sulla salita da Asiago al bivio Per Lusiana, e se si possono chiamare salite, vedere la freschezza nella pedalata di Tony un po' mi ha bruciato. Ma non ho mollato, mi avrà distanziato ma ero li. Solo dopo Breganze e dopo avere assaporato quel vento caldo per i tornanti da Lusiana ho chiesto a Tony ..." Ma a che velocità vai su questi rettilinei...?" Lui ..." Solo a 50km/h ..." A voi immaginare dove l'ho mandato e spero sua moglie gli dia una mano. Per tutto il resto è stato veramente piacevole e bellissimo, sicuramente l'ape Tito vien mangiando.....
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Complimenti .... Fate venire la voglia di provare a quelli che non l'hanno mai fatto!!... Un domani,chissà.....
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BRAVISSIMI!!!, la prossima volta fatelo sapere anche a me che magari mi aggrego.
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